domenica 31 marzo 2013
Buona Pasqua
domenica 24 marzo 2013
sabato 23 marzo 2013
Non Si Scrive Sui Muri!
Da oggi la Gróóvyna può sbizzarrirsi
con lettere magnetiche e gessetti
direttamente sul muro in cameretta
giovedì 21 marzo 2013
Groovy Ritrovamenti
La cucina della Groovy è qui!
sabato 16 marzo 2013
venerdì 15 marzo 2013
La Stanza dei Giochi
Aumenta il numero di mobili spuri nella stanza dei giochi,
infatti a quelli preesistenti si è aggiunta la cassettiera
che prima era nella stanza dei letti.
L'abbiamo spostata per fare spazio al futuro letto con le sponde della Gróóviola.
Le cartoline KORT di IKEA, incorniciate di NYTTJA
mi hanno permesso di decorare l'angolo
con una spesa davvero irrisoria.
domenica 10 marzo 2013
Primavera
E porterà sole e colori.
Non vedo l'ora di impegnarmi a sistemare il balcone.
Nuove piante,
ma ho ancora le idee confuse:
belle di notte, edera, rosmarino, plumbago?
nuove luci ad energia solare Solvinden di IKEA
per illuminare i crepuscoli!
Groovy su LIVE
Il mio Melubblig è
sul numero di LIVE
la rivista di IKEA!
Sono arcifelice
http://www.ikeafamilylivemagazine.com/it/it/edition/30190
http://www.ikeafamilylivemagazine.com/it/it/article/31956
mercoledì 6 marzo 2013
Avere Sei Anni
Il primo dialogo con una seienne
-Mamma, non sei capace a mettermi la giacca, faccio da sola.
-Scusa, amore! Ora, appena esci io chiamo la polizia
e mi faccio mettere in prigione.
-Nooo, non voglio che vai in prigione!
-Ah, menomale!
-Se no chi cucina???
Ecco ormai ben delineata la mia funzione
all'interno del nucleo familiare.
Nóónno decide di intervenire,
potrebbe spezzare una lancia in mio favore,
invece punta l'accento su un'altra questione:
-Alice, tanto tu non mangi! Mangi solo a scuola!
-Eccerto! le cuoche sono bravissime a cucinare!
Si perfeziona il mio ruolo all'interno della famiglia:
"cuoca scarsa"!
-Però sei brava quando le copi!
-Quando?
-Quel giorno che hai fatto la carne morbidissima,
il giorno prima della mia festa!
-Quindi ieri!
-Sì!
Tanti auguri, tesoro mio!
Vado a prepararti una torta tutta storta delle mie!
Sei Anni Fa
La sera prima avevo paura di non riuscire ad addormentarmi
invece feci tutta una tirata
anzi, quasi mi indispettii quando l'infermiera di turno mi svegliò
per misurarmi temperatura e pressione
Ricordo che mamma arrivò prestissimo
e dopo poco anche Nóónno, teso e sudaticcio
Ricordo che mamma ci lasciò soli.
Ricordo gli ultimi prelievi
Ricordo lo scempio sulle mie braccia
la vena rotta e la fiala vuota
Ricordo che un'altra infermiera provò con l'altro braccio
Ricordo la preparazione pre intervento
Ricordo l'ansia perchè non sapevo quando mi avrebbero operato
Ricordo che vennero a prendere prima un'altra ragazza.
Ricordo ansia, eccitazione, paura tutte mischiate.
Ricordo la temutissima flebo
Ricordo che arrivò il mio turno
In pantofole e camicia da notte
con la boccettina della flebo in mano
uscii dalla camera
In corridoio una moltitudine di persone lì per me
tutti schierati alle pareti
Mamma, Kiki, Papà, Gabriella, la mamma di Nóónno
e tanti altri che facevano mucchio
forse altre gestanti, forse altri infermieri
con cui, dopo 19 giorni di convivenza forzata,
si era instaurato un rapporto.
Ricordo mille occhi a guardarmi
e ricordo che non capivo nulla
che nella testa avevo solo un ronzio
Scortata da Nóónno arrivai in sala operatoria
lì ci salutammo
Un infermiere mi fece accomodare su uno sgabellino
e mi trovò un trespolo dove attaccare la bottiglia della flebo che reggevo ancora io.
Passai tanto tempo così da sola
Fuori dalla finestra il Tevere, dei palazzi
ed un cielo celeste a pois bianchi
Poi arrivò l'anestesista e mi descrisse dettagliatamente ogni passaggio della anestesia spinale
Cosa avrei sentito, cosa non avrei sentito, come avrei dovuto collaborare.
Eseguii alla lettera tutto ciò che mi fu ordinato
L'anestesia iniziò a fare effetto
Prima avvertii solo un formicolio alle gambe
poi piano piano non le sentii proprio più
Mi punzecchiavano con un ago per capire quanto ancora percepissi
e quando non sentii più neanche un lieve solletico iniziarono
Tante persone ruotavano attorno a me
infermieri, chirurgo, anestesista, una specializzanda
che doveva imparare il mestiere proprio su di me
Furono bei momenti
La radio accesa trasmetteva una canzone di Shakira
Una "molletta" attaccata al medio sinistro controllava il mio battito o cos'altro non so
Ogni tanto qualche infermiere mi buttava in vena un liquido freddo, attraverso il buco della flebo
Intanto qualcunaltro mi massaggiava la pancia
Sentivo che mi toccavano l'addome,
pensavo stessero stendendo la tintura di iodio o qualcosa di simile
I massaggi erano piacevoli
Lievi pressioni profonde
Gli infermieri, nel frattempo mi tenevano compagnia.
Chiacchieravo e venivo massaggiata
Venivo massaggiata e chiacchieravo
Furono indubbiamente momenti sereni e rilassanti.
Mi chiedevo quando avrebbero smesso di massaggiarmi
per iniziare a squarciarmi la pancia
e mentre ero lì a domandarmelo
la chirurgo ecslamò:"Eccola!"
"Già???"
Istintivamente guardai il grande orologio appeso alla parete
erano le 11:15
"Aspetti che gliela facciamo vedere un attimo!"
Girai la testa a destra
Davanti a me un minuscolo mostriciattolo nudo e tutto rosso
con tanti capelli neri
Mi sembrò un piccolo diavolo
Pensai al Milan
Mi uscì una lacrima,
ma una sola.
Portarono via la Gróóvyna
e cominciarono a ricucirmi gli strati.