Ci sono delle sere in cui proprio non ti va di cucinare.
Allora apri il frigo e fissi il contenuto in attesa di un'illuminazione.
Un avanzo del risotto di ieri, non più di tre cucchiaiate;
dei cavolfiori lessi e puzzolenti;
una salsiccina cruda;
della besciamella avanzata dalla lasagna preparata una settimana fa.
IDEA
prendo una piccola teglia e riempio la metà destra con il risotto
e la sinistra con il cavolfiore e dei pezzi di salsiccina.
ricopro con la besciamella allungata con un po' di latte
e spolvero sopra abbondante grana.
Schiaffo in forno per una trentina di minuti a 200°.
Mentre son lì ad aspettare che il forno faccia il miracolo
mi chiedo se Nóónno e la Gróóvyna mangeranno un groovocchio simile.
Grana e besciamella han ormai formato una crosticina.
Spengo il fuoco, prendo la teglia e la porto a tavola.
Nóónno fa le porzioni.
Velocemente e quasi in silenzio i piatti si svuotano.
La Gróóvyna posa la forchetta nel piatto ripulito
si gira verso di me e dice:
"Mamma, era buonissimo. Ce lo fai tutti i giorni?"
Ma quanto fortunata sono?
Ecco una foto che documenta il coraggio di Nóónno e della Gróóvyna
martedì 2 ottobre 2012
Il Ritorno del Groovocchio
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento