Primo aneddoto di una treenne
Io e la Gróóvyna stiamo passeggiando sotto casa
dribblando lo sciame di impiegati in pausa pranzo
che affollano il marciapiede davanti a Tomeucci.
Mentre tentiamo di non essere travolte
dall'esercito di giacchincravattati,
ci si palesa davanti una giovane donna.
Non so perchè, ma mi colpisce.
Non è magrissima, non è altissima,
eppure nel complesso risulta molto piacevole
nelle sue calze viola, stivali neri e gonna jeans.
Ci incrociamo.
Ormai è alle nostre spalle.
Vorrei girarmi per vedere se anche vista da dietro stia bene,
ma desisto per paura d'esser presa per una maniaca
con tanto di bimba a seguito.
Sono lì che soffro per il veto autoimposto
quando mi accorgo che la Gróóvyna smette di procedere e si volta indietro.
- Perché ti sei girata? Cosa hai guardato?
- Quella signora!
- E perché?
- E' così elegante!
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